Cronache di Mirko: ll materiale scolastico (Cap. 13)

CAPITOLO 13 – IL MATERIALE SCOLASTICO

Gli altri ragazzi ci attendono all’ingresso del parco. Sono in quattro e sono seduti attorno ad un tavolo, sono tutti quanti fermi e con gli occhi chiusi. Evidentemente stanno praticando qualcosa, sono molto curioso. Questa scuola mi sta aprendo un mondo davanti a me di cui non so ancora nulla.

Ci avviciniamo in rispettoso silenzio e ci sediamo non troppo lontano. Mi rendo conto che conosco alcuni di quei visi. Fra loro c’è la cugina di Caterina, Sofia, coi suoi ricci scurissimi. Accanto a lei c’è Geno, il ragazzo che mi ha mostrato la scuola e con cui ho praticato la tecnica del lasciarsi andare, se non ricordo male si sta diplomando nel corso avanzato di guarigione. Davanti a lui c’è un ragazzo che non conosco e alla sua destra il ragazzo che ho visto ieri, Elia. Mi sento rassicurato nel vedere visi conosciuti, devo ancora abituarmi all’idea di una classe di sconosciuti. Anche se… devo ammettere che sembra che la qualità di studenti in questa scuola sia molto più alta rispetto alla media.

Elia apre all’improvviso gli occhi e guarda nella mia direzione. Poi sorride. Deve avermi sentito anche se non ho aperto bocca ancora.

<<Non disturbiamoli>> mi sussurra Caterina.

<<Che cosa stanno facendo?>> chiedo, <<di sicuro non stanno meditando, non hanno le dita sui chakra>>.

<<Non ne sono sicura ma credo che stiano facendo una tecnica di pulizia energetica planetaria>> risponde lei, cautamente.

<<Wow, sembra qualcosa di molto figo! E funziona?>>

Caterina mi guarda di traverso. <<Certo che funziona>>.

Se mi concentro riesco a sentire la quantità di energia richiamata dal gruppo di ragazzi. <<Anche io voglio provarla!>>

<<Se ne riparlerà più avanti, non posso parlartene e su questo sarò irremovibile. Quando sarà giunto il momento conoscerai le varie tecniche ma non sarò io a deciderlo. A scuola ci sono regole fisse, questo ricordatelo bene, perché non si è clementi con chi non le segue. Il rispetto è uno dei pilastri della scuola>>.

Annuisco. <<Tutto chiaro>>. Ma la curiosità è tanta. <<Sono molte le tecniche che vengono insegnate?>>

<<Talmente tante che sono impossibili da contare>> risponde lei, serafica. <<Ti piace il libro?>>

La domanda me l’ha posta per cambiare discorso?

<<Sì, moltissimo, mi ritrovo nelle parole dell’autrice e ci sono moltissimi insegnamenti. Sono solo all’inizio ma è già molto promettente>>.

Lei sorride. <<Ti piacerà sicuramente>>.

Gli altri ragazzi aprono gli occhi e iniziano a parlare. <<Caterinaaaaaa>> chiama Sofia, <<cosa fai laggiù assieme a quel giovanotto?>>

Il viso avvampa per l’imbarazzo. Caterina li raggiunge e io la seguo. Sofia è la prima ad alzarsi e a tendermi la mano. <<Ciao Mirko! Come stai?>>

<<Ciao Sofia, molto bene, mi sono iscritto anche io a scuola, oggi vengo a prendere il materiale>>.

<<Ottimo!>> esclama lei.

Geno mi saluta stritolandomi in un abbraccio e Elia mi dà una pacca sulla spalla, il sorriso non manca mai sul suo viso. Il quarto della compagnia è un ragazzo che non conosco, con gli occhi chiari e i capelli biondi e corti. Ha dei lineamenti nordici e un accento vagamente straniero. Sotto la maglietta si intravede un fisico muscoloso e asciutto. Gli occhi di Sofia brillano quando lo guarda.

<<Piacere di conoscerti Mirko, io sono Walter. Ho iniziato a seguire le lezioni solo tre settimane fa, perciò credo che saremo in classe insieme>>.

Stringo la sua mano. <<Sarà un piacere. Vi abbiamo disturbato?>>

Mentre pongo la domanda guardo Elia, lui si era accorto che li stavo guardando.

<<No, affatto>> risponde Geno, <<stavamo facendo una guarigione sul nostro giovane Walter, abbiamo finito>>.

<<Come ti senti?>> chiese Sofia.

<<Mi gira un po’ la testa>> ammette il ragazzo biondo, passandosi una mano fra i capelli. Dal modo in cui si muove sembra essere più che consapevole della propria bellezza e del modo in cui le ragazze lo guardano.

Caterina lo guarda con disapprovazione, è chiaro che a lei quel ragazzo non piace. Elia lo osserva mantenendo un certo distacco mentre Geno dà confidenza a tutti.

<<È normale, succede spesso quando l’energia ripulisce la nostra mente>> risponde Geno.

<<Ho sentito anche molto calore in tutto il corpo, è stato bello>>.

Geno annuisce e si prepara ad una dettagliata spiegazione.

<<Siete arrivati tardi>> ci dice Elia, non c’è giudizio nella sua voce, <<ormai si sta facendo tardi, dobbiamo andare a scuola>>.

Guardo l’orologio. <<Ma è domenica!>> esclamo.

<<Appunto. Le persone sono libere e perciò la scuola è aperta>>. Geno mi fa l’occhiolino.

Durante il tragitto verso la scuola Geno e Caterina parlano animatamente, Elia rimane in un silenzio introspettivo e Walter accanto a me mi racconta di come ha trovato la scuola e del suo entusiasmo per l’inizio delle nuove lezioni. Nonostante l’accento straniero parla fluentemente l’italiano ed è difficile farlo stare zitto. A peggiorare la situazione, Sofia lo segue adorante, adottando persino la stessa andatura. Non sono abituato a tutta questa confidenza e inoltre Walter non è come gli altri, ma forse lo vedo diverso solo perché è da poco che si è iscritto.

Ci separiamo soltanto quando arriviamo davanti alla scuola. Il cuore mi batte forte come sempre per l’emozione, sta cominciando qualcosa di nuovo e di grande per me.

Geno sembra molto contento. <<Mi piacerebbe fare un pomeriggio di pratica tutti insieme, quando siete liberi?>>

Elia mi dà una pacca sulla spalla e ci saluta. Tutti gli altri si allontanano mentre Caterina mi conduce in biblioteca.

<<Ti consegnerò personalmente il materiale. Da domani inizierai le lezioni assieme ai neo iscritti, i corsi non si possono scegliere, all’inizio sono standard>> spiega Caterina mentre mi conduce verso gli scaffali. La biblioteca a quest’ora è abbastanza affollata. La maggior parte sta leggendo o frugando fra i libri ma la mia attenzione è catturata da tre ragazze sedute sulle poltrone con le cuffie alle orecchie.

<<Quelle ragazze stanno ascoltando la musica qui dentro?>> chiedo.

Caterina scuote la testa. <<Stanno ascoltando gli audiolibri, la maggior parte del materiale qui presente è stato registrato per permettere a più persone di averci accesso. Le cuffie che vedi sono collegate al nostro server Akasha dove sono presenti le tracce audio dei mix per la meditazione, delle tecniche guidate e dei vari audiolibri>>.

<<Wow!>>

<<Le credenziali d’accesso ti saranno fornite alla tua prima lezione, per ora puoi scaricare gratuitamente il materiale disponibile per i non iscritti>> spiega Caterina mentre si avvia verso i computer disposti su un lato della biblioteca, in questo momento è in modalità bibliotecaria ed è ancora più carina.

<<Hai portato la tua chiavetta USB?>>

Frugo fra le tasche e gliela porgo. È un vecchio modello con poca memoria ma dovrebbe bastare.

Caterina la infila nel computer e la riempie di materiale. <<Stasera dai un’occhiata a quello che ti ho dato, ti farà fare una bella figura domani alla tua prima lezione>>.

Mi fa l’occhiolino.

Mi ha inserito molte cartelle, la maggior parte di esse sono dispense suddivise in più capitoli. Gli argomenti sono molto vari: meditazione, rilassamento, aura, chakra, sesto senso, anima, energia, sogni, film consigliati… a quanto pare non c’è limite alla conoscenza se tutto questo materiale è solo la base…

<<I libri e le varie dispense sono disponibili in formato audio, digitale e cartaceo fino ad esaurimento scorte>>.

<<È possibile acquistare dei libri?>>

<<Alcune copie sì, sono disponibili anche alla vendita, ma non è rimasto molto. La richiesta è molto elevata e i libri vanno a ruba. Se vuoi posso andare a vedere ma per quanto riguarda le dispense del livello base non c’è rimasto più nulla, abbiamo avuto moltissimi iscritti nell’ultimo mese>>.

Sorrido. <<Mi fa piacere, significa che il materiale è molto apprezzato>>.

<<A mio parere vale più dell’oro>>.

Mi sento super eccitato, non vedo l’ora di iniziare a scoprire cose nuove e leggere tutto quel materiale che mi ha fornito Caterina.

<<Quando avrai le credenziali dovrai fare l’accesso ad uno dei computer per ascoltare il materiale dalle cuffie. Io ora devo andare perché devo seguire le mie lezioni, ti consiglio di trovarti una poltrona e sbirciare fra il materiale disponibile. Ti ricordo che per ora non ti è consentito di visitare i piani superiori perciò non curiosare in giro, intesi?>>

Caterina ci tiene davvero che non faccia figuracce.

Mi sistemo sulla prima poltrona libera e infilo le cuffie alle orecchie.

<<Benvenuto su Akasha, la biblioteca elettronica di Accademia>> dice un’elettronica voce femminile, <<attenzione, per accedere a tutto il tuo materiale devi accedere con le tue credenziali. Il login è mancante. Se sei un nuovo studente ti diamo un caloroso benvenuto all’interno della nostra scuola! Se invece hai smarrito la password ti invitiamo a contattare lo staff. Se soffri di una forte amnesia perché hai praticato tecniche non riconosciute in Accademia o fai uso di droghe allora rivolgiti a uno specialista, non siamo responsabili delle tue bravate!>>.

Mi ritrovo a sorridere.

Attraverso un dispositivo sul bracciolo della poltrona seleziono una delle prime tracce audio disponibili. Si chiama “non sei qui per caso”.

<<Se sei qui è perché sei pronto a conoscere…>> inizia una voce, <<non è un caso che tu stia ascoltando queste parole, tu stai cercando la verità…>>

Il testo dello scritto è meraviglioso e pieno di speranza, mi riempie il cuore e mi rende felice. Mi dà quell’ulteriore conferma che inconsciamente cercavo.

Sono esattamente dove vorrei essere.

 

Davide Dan

 

4 Commenti

  1. ♥ ♥ ♥ Non sei qui per caso ♥ ♥ ♥

  2. Adoro questa storia ❤️ grazie grazie grazie 😍

  3. Che emozione 😍😍♥️ è bellissimo!! Graziee

  4. Siiii che magnificenza. Spero questo sogno si avveri presto.


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