Cronache di Mirko: La Scuola (Cap. 9)

CAPITOLO 9 – LA SCUOLA

Eccola qui, davanti a me, circondata dal suo ampio prato e dalle sue querce, con i muri che s’innalzano verso il cielo e le ampie finestre che accolgono il giorno all’interno. La scuola è davanti a me. Il cuore mi batte forte per l’emozione, guardo il grande portone e sento che mi chiama, è una sensazione stranissima, mi sento come se fossi al punto di svolta della mia vita… anche se… che cosa potrà mai cambiare? Quanto profondo può essere il cambiamento?

Sento la bocca asciugarsi, come se dovessi affrontare un’interrogazione, e sento il mio stomaco stringersi. Mi sento come se dovessi prendere la decisione più importante della mia vita…

Dai Mirko, è solo una scuola serale…” dico a me stesso. È strano perché in pochi minuti sento tantissime emozioni diverse prendere il sopravvento su di me: ci sono momenti in cui mi sento felice come se avessi ottenuto il regalo più bello del mondo, dei momenti in cui mi sento in ansia perché sto per prendere una svolta per il mio futuro e altri momenti in cui vorrei scappare via perché quello che c’è al di là della porta è troppo per me, sconvolgerà la mia esistenza, sarà un cambiamento colossale, porterà alla mia vita qualcosa che prima non c’era.

Sono fermo e guardo davanti a me, come se al di là di quella porta ci fosse il mio futuro, incerto se quel cancello sia quello del paradiso o dell’inferno. Cosa troverò dall’altra parte?

Caterina è accanto alla porta e mi guarda fisso negli occhi, ha le mani allacciate in grembo e aspetta rispettosamente che io prenda una decisione, dal modo in cui si tormenta la mani mi rendo conto che desidera davvero dal profondo del suo cuore che io prenda quella decisione.

Non è facile scegliere per se stessi, specialmente quando si sente che quella scelta cambierà tutto. L’ignoto è una landa piena di misteri.

Faccio un passo in avanti e poi un altro ancora, lentamente mi avvio verso il grande portone, verso Caterina e verso il futuro che mi aspetta. Un futuro che sarò io a scrivere. Indugio soltanto un attimo sulla soglia. Guardo dentro e osservo l’ingresso dove ci sono ampi divani foderati, poltrone attorno a bassi tavolini di legno e un grande acquario brulicante di pesci colorati.

Da qui non si torna indietro.

Faccio un lungo respiro e infine con un passo attraverso il portone e sono dentro. Sento la stessa sensazione di entrare dentro l’acqua, come se fosse una piscina verticale. Dentro l’edificio non c’è solo aria, c’è qualcosa che riempie tutto quanto e ne permea le pareti, è la stessa sensazione che ho provato dentro al bosco ma molto più intensa… è purezza, è forza, è coscienza.

L’ingresso è molto accogliente e si apre ai lati in varie sale.

Caterina saltella verso di me, tutta contenta, e mi salta addosso facendomi barcollare all’indietro.

<<Sìììì sono contenta!!>> esclama, mentre un ragazzo ci raggiunge. È più alto di me e il suo fisico è robusto e imponente ma la cosa che più mi sorprende è il suo ampio sorriso accogliente, non mi conosce eppure mi guarda come se fossimo già amici.

<<Ciao! Io sono Giovanni, ma tutti qui mi chiamano Geno, piacere di conoscerti!>>. Mi stringe la mano con calore e nei suoi occhi di un intenso marrone vedo già affetto per me. Sento qualcosa che si scioglie dentro e mi sento felice, è bello ricevere così tanta considerazione.

<<Io sono Mirko>> rispondo io.

<<Katelyn mi ha detto che sei pronto ad iscriverti alla nostra scuola>>. Va subito dritto al sodo.

Mi rendo conto che si sta riferendo a Caterina con un secondo di ritardo. <<Katelyn?>>

<<In questa scuola ognuno di noi imparerà a diventare padrone del proprio destino e pertanto ognuno di noi è libero di decidere il proprio nome>> spiega Geno.

<<Sì, be’… mi piacerebbe… ma non so come…>> farfuglio, preso alla sprovvista. Forse sto decidendo troppo velocemente? Non so nulla di queste persone e di cosa viene insegnato qui dopotutto, anche Caterina la conosco da così poco tempo…

Geno mi dà una pacca confidenziale sulla spalla e mi rivolge un altro dei suoi sorrisi. <<Forse è il caso di farti fare una visita. Katelyn ci faresti l’onore di accompagnarci?>>

Caterina ci supera, ridacchiando. Ci conduce verso un’ampia biblioteca dove si trovano tantissimi tomi, la maggior parte dei quali sembrano molto recenti. Il resto del piano terreno è occupato da sale ricreative, ognuna con un tema diverso.

<<La sala dell’acqua è dedicata al lasciarsi andare>> spiega Geno mentre ci introduce nella sala, facendoci salire alcuni gradini di legno.

Spalanco la bocca per lo stupore. Alle pareti sono dipinte delle montagne innevate su uno sfondo di un tenue celeste pieno di petali di un bianco rosato. il pavimento è di vetro e sotto di noi nuotano tantissimi pesci colorati. A intervalli regolari ci sono delle nicchie confortevoli, simili a vasche, piene di cuscini, dentro alle quali si ha l’impressione di essere immersi nell’acqua. La maggior parte di queste sono vuote con dei comodi sedili inclinati dove potersi stendere. La sala è molto luminosa e dà un grande senso di pace.

<<Al piano terreno ci sono molte sale, ai piani superiori ci sono le aule e i laboratori… Gli insegnamenti sono tanti e nei primi anni vengono svolti corsi molto generali. Più avanti invece si terranno corsi più specifici, ognuno dei quali offrirà una specializzazione in un settore. Noi ovviamente consigliamo di prenderne quante più possibile per imparare tutto quanto. C’è qualcosa in particolare che ti interessa conoscere?>>

<<Molte cose in realtà… guarigione, protezione energetica… tutto quello che c’è da sapere!>>

Geno è soddisfatto. <<Mooolto bene! La guarigione è una delle mie specialità!>>

Sgrano gli occhi. <<Tu sei un insegnante?>>

Geno è poco più di un ragazzo…

<<Oh no, sono il rappresentante degli studenti, mi sto diplomando in guarigione. A settembre inizierò a seguire le lezioni di livello intermedio di connessione temporale>>.

Connessione… temporale??

<<Wow…>>

<<Tu Katelyn cosa hai scelto?>> chiede mentre appoggia su un sedile il suo zaino.

<<Non ho ancora deciso, sicuramente alcuni corsi base di visione e guarigione, se riesco mi piacerebbe anche seguire le lezioni sulle divinità del passato>>.

Geno annuisce. <<Un buon inizio. Il corso di visione remota con Himeros è davvero figo! Ti divertirai!>>

<<Mi sembra di sentir parlare arabo>> dico io timidamente.

Geno mi dà un’altra pacca sulla spalla. <<Presto sarà tutto chiaro>>.

<<Già… è da un po’ che mi viene detto>> commento io con un tono incolore.

<<Non ti resta che vederlo, allora! Kat, fai accomodare il nostro caro ospite>>.

Gli occhi della ragazza brillano. <<Sì!>> esclama tutta contenta, mi prende a braccetto e mi conduce verso le vasche.

<<Dove… cosa…>>

<<Ci sediamo>> risponde lei, scendendo i gradini che portano all’interno di una vasca. Come tutto il resto è di vetro trasparente, con comodi sedili. Mi siedo su uno di questi e sento una sensazione di elettricità che mi attraversa il corpo…

“Chiunque si sia seduto prima qui deve aver avuto una bella energia” mi ritrovo a pensare. I pesci circondano la vasca, non temono la nostra vicinanza.  Ce ne sono tantissime varietà diverse.

<<Ci sono i pesci pagliaccio!>> esclamo io, tutto contento. <<Sono i miei preferiti!>>

Caterina sorride. <<Piacciono molto anche a me, mi ricordano i cartoni animati della nostra infanzia>>.

Appena ci sediamo parte una musica tranquilla e poco dopo sbuca fuori Geno che ci raggiunge e si siede accanto a me.

<<Che cosa si fa ora?>>

<<Ho messo il lasciarsi andare guidato>> dice Geno rivolgendo un sorriso complice a Caterina, <<tu siediti comodo e goditi il rilassamento, Mirko>>.

 

Davide Dan

 

2 Commenti

  1. “In questa scuola ognuno di noi imparerà a diventare padrone del proprio destino e pertanto ognuno di noi è libero di decidere il proprio nome” questa frase mi è piaciuta moltissimo, non ci avevo mai pensato… Chi non vorrebbe frequentare una scuola così??? Non vedo l’ora che diventi realtà, il modo in cui l’hai immaginata è fantastico, soprattutto la sala del Lasciarsi Andare ❤️

  2. Che bella la scuola fisica!😍 anch’io non vedo l’ora che diventi realtà! Per un secondo mi sembrava di essere dentro Hogwarts, con l’unica differenza che presto tutto questo sarà vero ❤️️ bellissimi anche tutti i vari corsi con gli insegnanti, è una scuola a tutti gli effetti con tanto di rappresentante degli studenti, troppo troppo bello 😍


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