L’erotismo sotteso nella Cura di Battiato

Album: L’imboscata

Artista: Franco Battiato

Anno di uscita: 1996

Durata: 4:03

 

L’erotismo sotteso nella Cura di Battiato

La Cura di Battiato è concepibilmente la poesia che un innamorato o una innamorata vorrebbe farsi dedicare.

È di una sensualità estrema, pur nella sua compostezza di linguaggio.

Ogni volta che la si ascolta si entra in trance.

Lo sconvolgimento ambientale in cui ci porta Battiato è presente anche in questa canzone.

Lui vaga per il Tennessee, immagine che appare a metà delle strofe poetiche e che ci rimanda improvvisamente alla sua tipica loquacità, falsamente ingannevole.

“Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare. “

Per lui l’uno o l’una sono un essere speciale, un individuo che merita una cura infinita nonostante non ci siano fiori bianchi, nonostante manchi la purezza di una relaziona vergine.

Ma la strada lui vorrebbe che gli innamorati la percorressero insieme superando intatti la velocità e la realtà del tempo.

“Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.”

In un atto cautamente egoistico lui si esprime come l’unico a poter proteggere da paure e ipocondrie.

In questa poesia che indubbiamente il pubblico femminile vorrebbe sentirsi raccontare, il Cavaliere Oscuro emancipato da ogni passione ci descrive placidamente tormenti e affanni in cui anneghiamo quotidianamente.

Non si conosce il modo in cui gli innamorati si incontrano.

Ma per pura casualità si faranno inebriare dai profumi estivi, stringendosi in un abbraccio che non ha alcunché di osceno.

“I profumi d’amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi.”

Bagnati dalla pioggia i nostri innamorati corrono sorridendo e solerti si baciano, sollevando al contempo lo sguardo alle correnti gravitazionali, restando immuni al tempo e alle malattie.

Chi non vorrebbe farsi dedicare questa magnificenza in cui nessuno è escluso;

Tutti siamo profondamente colpiti dal bisogno di ricevere una cura in cui il silenzio e la pazienza rivelano quella che è l’essenza umana.

“Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Attraversare il mare senza accorgersene e ritrovarsi in un luogo in cui i corpi tutti uniti possano congiungersi privi di turbamenti.

 

Nausicaa Baldasso

 

1 Commento

  1. molto bello! Questa canzone l’ho sempre amata, è molto profonda non può essere dedicata a qualcuno con frivolezza


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