In quello sguardo riavvio la pellicola e immagino cosa sarebbe potuto accadere se avessi scelto di aspettare anziché abbeverare il desiderio di un amore liscio e privo di inquietudini, se invece che un addio quella sera ci fossimo dati un bacio. Se avessi preferito giorni di follia fra milioni di giorni tristi, difficili e densi di critiche ed elucubrazioni mentali. Mi riesce complicato ricostruire, ma riavvolgo la pellicola e rifletto sulla storia mancata torno indietro dove tutto ebbe inizio ascoltando una musica, guardandosi profondamente, osservando una primula tra la neve, camminando in una galleria, scoprendosi casualmente in un locale. Forse non ho abbastanza immaginazione, ma quello che vedo sono abbracci passionali, baci infuocati, corse sotto la pioggia e viaggi in posti sconosciuti. Più in là di così mi riesce complicato abbozzare. E allora le farfalle quelle che nello stomaco sobbalzavano vanno lasciate andare. Anche se di certo resta il sentimento che non può concludersi con un “Buona fortuna”, incastrato come una cicatrice che si risveglia dolorosa nei momenti più insensibili e delicati. Sorridere con coraggio e proseguire diritte. Con la consapevolezza di avere fatto abbastanza, anche se a volte il senso di colpa ci assale per avere lasciato andare con le parole quei sentimenti che provavamo e che per i quali non abbiamo forse saputo mantenere promesse.
Nausicaa Baldasso
Mi ha commosso é stupenda.