CAPITOLO 4 – VUOTO
Dal momento in cui Seen fu condannato a morte, la principessa Erien era rimasta nella sua stanza a piangere. Dopo due giorni e in seguito alla morte del suo amato, però, le lacrime e i sentimenti avevano ceduto il posto ad un angoscioso vuoto. Era come se per difendersi dalla tristezza il corpo della ragazza avesse deciso di smettere di provare alcuna emozione. Ciò ovviamente non voleva dire che ella avesse smesso di pensare a ciò che era successo al suo amato e a chi aveva commesso quella crudeltà.
Trovava ancora impossibile credere che suo padre avesse condannato il suo ragazzo a morte per un sentimento che nessuno dei due poteva controllare. Erien sapeva che Pyrus Millow voleva solo il meglio per lei, ma non sarebbe mai riuscita a perdonarlo per quello che aveva fatto. Il re era sempre stato estremamente buono e affezionato a lei, specialmente dopo la morte di sua madre. Anche il suo aspetto era tutto l’opposto di quello di una persona cattiva. Era grassoccio, con un naso rosso, una barba bianchissima e degli occhi dolci come quelli di sua figlia. Se non fosse stato per quegli occhi azzurri come il ghiaccio, nessuno avrebbe detto che padre e figlia fossero imparentati, dal momento che aveva ereditato dalla madre la pelle nera e i capelli neri come il cioccolato.
Sdraiata sul letto e con gli occhi semichiusi, la principessa cominciò ad osservare la propria mano destra, immaginando che le sue dita si trasformassero in piccoli rami fioriti. Quella visione inesistente riuscì a strapparle un piccolo e breve sorriso sulle labbra, ma Erien era ancora ben lontana dal considerarsi felice. Resasi conto di ciò, cercò di distrarsi osservando la forma buffa dei propri piedi, ma a qual punto le ritornò in mente la favola della ragazza che vedeva attraverso i piedi, proprio quella che le aveva raccontato Seen. Quando le tornò alla mente l’immagine del ragazzo, la mano curata andò a stringere la chiave che teneva appesa al collo come un ciondolo. Questa chiave era l’unico ricordo dei genitori di Seen, nonché l’oggetto a cui egli era più affezionato, e lui gliel’aveva data come prova del suo immenso amore. Non si sarebbe mai separata da quella collana, come non si sarebbe mai separata dal ricordo che aveva di Seen e dell’amore che provava ancora per lui.
Le si formò un forte nodo alla gola e avrebbe ricominciato a piangere se non fosse stata interrotta da un bussare alla porta. A quel punto suo padre entrò lentamente nella stanza, pronto a dare ciò che riteneva essere la migliore notizia che una ragazza adolescente fosse pronta a ricevere. Si sedette sul letto e cominciò ad accarezzare la testa della sua amata figlia cercando il suo sguardo che andava nascondendosi dal suo. Era consapevole del rancore che provava sua figlia verso di lui, ma era altrettanto sicuro di averne trovato un rimedio. Dopo aver fatto un piccolo sorriso paterno disse: <<Hey principessina>> ma la figlia non rispose al saluto. Pyrus sospirò consapevole del dolore che stava passando Erien avendone fatto esperienza egli stesso.
Ancora speranzoso di poterla rendere felice, il re disse: <<Ho una notizia che sono certo ti renderà la ragazza più contenta di tutti i tre regni>>.
Gli occhi di Erien si alzarono lentamente fino a guardare quelli del padre, più per curiosità che per fiducia in ciò che stava per dire.
<<Il principe Simon Engarion è appena venuto a chiedere la tua mano e ho ovviamente acconsentito. Non sei felice? Ti sposerai tra un po’ di giorni!>>.
Thomas Belvedere
Non immaginavo proprio che riprendessi la storia della principessa, quindi anche lei continuerà a far parte del racconto, non posso immaginare che intrecci da adesso in avanti!
Bellissima storia!! Aspetto con ansia i capitoli seguenti!!
Sono sicura che quella chiave servirà a qualcosa di importante in futuro!
Capitolo intenso, mi è piaciuta molto l’immagine dei rami fioriti, credo che adorerò la principessa!