Mi chiamo Ashera – Nausicaa Baldasso

Il mio nome è Ashera come la razza a cui appartengo.
Non sono un felino ordinario, ma un ibrido, questo sento dire da tutti.
Se cerco delle coccole scopro che io non ho né una mamma, né un papà, ma una provetta. Una provetta con dentro tante mamme e tanti papà di varietà diverse: Selvatici, Bengalesi e del Serval.
Mi dicono che io ho la testa piccola, il collo lungo e il corpo molto grande, ma non fatevi ingannare dal mio aspetto perché so essere docile e affettuosa.
Quando la mia padrona mi porta a spasso mi tiene al guinzaglio come un cane, ma i cani non mi riconoscono come una della loro specie e allora mi abbaiano.
Se entro in un negozio le commesse si spaventano credendo che io sia un leopardo o una tigre del Bengala, ma io non so neppure dove sia il Bengala.
Cerco di provare a bere il latte come fa Siamese in cortile, ma non mi piace molto perché io ho sempre tanta fame.
Alla domenica quando la figlia della mia padrona si sdraia sul divano le vado vicino cercando di giocare con lei, ma vengo scansata: “Ashera su dai riposa come fa Siamese”.
Io non sono mai stanca e ho bisogno di compagnia.
Ci sono dei giorni che cerco di raggiungere i miei quasi simili come Certosino, Birmano, Bombay e Burmese, ma la mia padrona mi grida e mi rimette il collare: “Ashera sai quanto mi sei costata?”. Io non lo so quanto le sono costata, ma vorrei trastullarmi come fanno gli altri.
L’altra mattina sono stata per la prima volta in un’altra stanza della casa e ho incrociato un mio quasi simile. E pensare che non lo avevo mai visto!
Era così strano, si muoveva assieme a me e se miagolavo lui non mi rispondeva, che antipatico!
Aveva tante macchie grandi e nere, le orecchie appuntite e il collo allungato. Sembrava così alto, le zampe erano magrissime e gli occhi gialli e verdi.
Chissà come deve sentirsi diverso!

 

3 Commenti

  1. Ciao Nausicaa! Molto bello, all’inizio non capivo proprio di che animale stessi parlando ahahaha l’ho scoperto cercando Ashera su google. Mi è piaciuto anche il finale in cui si vede allo specchio 😛

    • Grazie! Sono molto contenta che ti sia piaciuto. Con questo
      racconto gioco sul tema della diversità e su come sia giusto
      il non sentirsi diversi affatto😊

      • Complimenti ancora, sono d’accordissimo 🙂


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