Una vita da non dimenticare – Miry

Martina era sotto le coperte pronta per il bacio della buonanotte della mamma.
– Martina hai lavato i denti?
– Si mamma
– Hai fatto la protezione?
– Si mamma sempre più forte come mi hai insegnato tu.
– Brava cucciola
– Poi lo sai che l’ho fatta, non la vedi tutta la prana blu? Sei diventata cieca? – Si mise una mano sulla fronte e iniziò a ridacchiare.

La mamma prese Martina sotto le ascelle e iniziò a farle il solletico. – Certo scemotta che la vedo, volevo assicurarmi che non fossi diventata cieca tu. – Disse solleticando Martina sempre più forte.
– Haha dai mamma basta!- gridó ridendo.
– Va bene basta-.

Subito dopo la faccia della mamma si fece un po’ più seria.
– Devi sapere però tesoro che non è sempre stato così. C’è stato un tempo in cui le persone non vedevano.
– In che senso mamma? Erano tutti ciechi?- disse Martina.
– No tesoro, vedevano gli alberi, le piante, le case, gli animali, vedevano solo il Matrix di questa dimensione.

Martina rimase a bocca aperta.
– Ma veramente mamma? E quindi non vedevano le altre dimensioni? E come facevano a capire che il Matrix non è la realtà? Comunicando con Dio?
– Molti, quasi tutti, non lo capivano. Eravamo convinti che la realtà fosse solo quella che potevamo vedere e purtroppo la nostra vista energetica era bassa e non allenata, non vedevamo nulla se non il Matrix.
– Ma mamma hai detto “potevamo”, c’eri anche tu? Che brutto mami.
– Si cucciola è stato 5 vite fa, già è stata un’epoca molto brutta tesoro.
– Ma mamma ma non capisco, eravate tutti bot?
– No amore ma era come se lo fossimo. Tante erano le anime, ma tanta oscurità riusciva ad entrare sulla terra impedendo alle anime di risvegliarsi.
Non esistevano a scuola le materie psichiche perciò nessuno mi spiegava che esisteva una realtà diversa, altre dimensioni.
Non vedevo nulla, ne prana, ne energia, ne esseri dimensionali, niente.
Sentivo solo qualcosa dentro di me ma non avendo il sesto senso sviluppato non riuscivo a capire, non sapevo come decifrare quelle sensazioni. Era tutto così difficile. Nessuno mi aveva mai spiegato cos’era il Matrix e nessuno mi aveva mai parlato di linguaggio universale.
– E Dio mamma? Non potevi farti aiutare da lui?
– Oh, se solo qualcuno mi avesse spiegato come comunicare con lui tesoro sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto.
Pensa che mi dicevano che per comunicare con lui avrei dovuto parlargli oppure avrei dovuto canticchiare delle specie di canzoncine,che oltretutto erano orribili. – disse ridendo, – e ci provavo, più e più volte ma essendo che come sai Dio non parla a voce ho smesso di provarci e allo stesso tempo ho smesso di credere in lui.

Martina era sempre più incredula. – Mamma ma come potevi non credere più in lui? Lui è tutto, lo sai!-
– Lo so tesoro, ora lo so. Ma a quel tempo era difficile capirlo.- disse con un velo di tristezza che scomparve subito – ora però a nanna che è tardi e domani hai scuola.-
– Ma mamma ma cos’è successo poi? Voglio saperlo!- si impuntò.
– È una storia lunga cucciola. Facciamo così, da domani ogni sera ti racconterò un po’ di questa vita passata, ok?
– Ok mamma, però mi dici almeno come hai fatto ad uscire da quel brutto casino?
– Un “angelo” mi salvò e aiutò me e tantissime persone a trovare la nostra strada, quella giusta. Era un’anima fidata di Dio reincarnata sulla terra per salvarla e salvare noi anime dall’oscurità. Lei è stata la nostra salvatrice.
– E come si chiamava mamma?
– Angel tesoro, Angel

 

 

4 Commenti

  1. Oddio ma questo racconto è stupendo, mi ha fatto emozionare tantissimo! Che brava Miry!! 😊

  2. Grazie mille Raffae 😊non sapevo se inviarlo, non ho mai scritto e non sono brava nel farlo però quel giorno mi sentivo davvero ispirata e l’ho scritto con il cuore

  3. Mi sono imbattuta nella lettera di questo racconto di 5 vite più avanti nel futuro i!! è veramente commuovente! Grazie Miry❤️

  4. Grazie Madda sono contenta che ti sia piaciuto 😊❤️


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