Sublime – Denata Ndreca

Foto: Michela Campanaro
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È lì che sono piegate

le notti insonni,

le lenzuola bianche ricamate della nonna,

il profumo invadente

 della lavanda viola,

l’odore inconfondibile

 del tabacco conservato

nella busta di carta marrone, le unghie ingiallite,

il toc-toc

di un vecchio bastone.

 

È lì che posano

i sogni di una gioventù lontana,

il corredo dentro

il bauletto,

la camicia da notte

che aspetta

la sua prima volta.

 

È lì,

è lì che sono piegate

 le giornate stese

sotto il caldo sole

di un’estate che lascia

il posto all’inverno.

 

È lì piegato l’immagine

di quel ventre gonfio di te,

di te

quando eri piccolo.

 

È lì che posano piegate

le tue gioie,

i tuoi dolori,

la tua – sua paura,

i tuoi amori.

 

Lì!

 

Nelle rughe

del volto sublime

 di tua Madre!

 

1 Commento

  1. Molto dolce e malinconica questa poesia, mi piace molto


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