Resilienza – Valeria Fiore

Vita sparsa ovunque,
nei discorsi di tanti uomini qualunque,
nella terra delle tombe d’un tempo che incombe.
Ma io non posso soccombere
a questa pazzia collettiva,
a questi omologatori di umani prototipo
armati dei loro soli occhi.
Potessero vedere oltre
saprebbero siamo noi a dorare la luna
e donarle le stelle.
Che siamo noi esseri divini,
fra maschere e mimi,
gli unici a voler esser vivi.
Io non posso rassegnarmi
anche quando penso che mi ha dimenticata,
non posso lasciarmi cadere
per tutte le mie attuali esistenze:
loro mi guardano
dal passato al futuro
perché ora, qui
sono il perno che le sostiene,
ciò che le tiene insieme.
Non posso cedere
nemmeno se ogni volta si riazzera il lavoro svolto,
perché a ogni nuovo inizio comunque evolvo.
Così quando avrò ciò che realmente voglio,
saremo liberi di amare
senza sentirci inadeguati,
spereremo in un altro incontro
e sarà l’attimo del sorriso il suo arrivo.
Sono spazio aperto, incluso nell’universo
e sento
so
ricordo
che giocammo insieme da bambini,
quest’attesa
è solo frutto d’una promessa,
mani di ramo verso il cielo.
Quel giorno tutto sarà leggero
le cose poseranno su di te
con rispetto divino
come una piuma in fronte
o l’abbraccio di chi ti è vicino.
Fino ad allora reggi il peso
anche se da te non dipeso…
fino ad allora
resisti guerriero!

 

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