Codesto è il vostro favellare
oh madonna Miseria?
In Guerra ricade la vostra semenza,
rossa è linfa che vi nutre.
Nero odio respirate
rilasciando pianto;
e nel cor di giovane fanciullo
nulla miete la falce di Morte.
O mio respiro,
dal corpo mio marcio
ti elevasi in pianto
e per lungi e lochi vagasti,
che ocul mio non sa dirvi…E se dell’esistenza il fato
non ha dato di congiunger mano,
al cader di stella
sussurrai parola…
e tiepido vento mio dolce,
il cui nome è di certo Speranza,
accolse parole di stella,
e su lievi soffi portò
bianco volatile glorioso,
al cui tocco di piuma
Miseria divenne Carità;
e frutti rigogliosi
in mano di Vita son raccolti,
pianta che cresce in terra di Pace.
Una bellissima poesia. Associo il rosso alla rabbia e al sangue versato in guerra, il nero alla depressione delle perdite di persone care e compagni. Ci portiamo dietro questo orrore per la guerra perché in altre vite l’abbiamo vissuta in prima persona. Il finale è bello e dà speranza, inoltre il linguaggio utilizzato mi è piaciuto molto.