L’inizio – Dagmar Jaroslavna

 

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Piccola bambina, che lì tutta sola pensi all’infinito

Scorgi nel tramonto un inizio di connessione.

Non sai bene a cosa, ma nel profondo del tuo cuore

Sai che lì fuori esiste questo Infinito

Senza nome e senza tempo.

 

Cresci e di questo infinito rimane l’ombra

Non guardi più il tramonto,

i tuoi occhi ormai vedono solo la notte.

Notte buia e piena di insidie,

Non ti fai abbattere ma incespichi nei rovi taglienti.

“Che male!”, le ferite si aprono, sanguinano

Ti tolgono energie e per te tutto diventa normale.

 

Per tua volontà decidi di nutrirti della miseria

Convinta che lì fuori non ci sia davvero nulla.

Ma torna prepotente in te quel sentimento di libertà,

Di vita.

 

Un bagliore accarezza il tuo viso, lo senti

Ti crogioli nel suo caloroso candore,

ma ti addormenti…

Quel bagliore tenta di farsi vedere da te,

ma tu convinta ancora che ti stia accarezzando

non badi ai rovi che ti stanno offuscando.

 

Presente e futuro si attivano per farti capire,

per farti svegliare dalla tenebrosa incombenza dell’oscurità.

Lì ti svegli, e non capisci il perché ti sei addormentata

Ma sai che hai ancora una possibilità per svegliarti.

 

Così, ricominci a percepire il bagliore

Ti vuoi liberare dai rovi, opprimenti per te e non più veritieri.

Cominci ad assaporare la Verità, nella calma

E nella pace del candore che ti accoglie e ti ridà il benvenuto.

 

Il tuo cuore è immerso nella commozione, nella purezza

Bianca come l’energia più pura dell’Universo.

L’inizio della connessione è avviato, e ogni giorno lo ricerchi

Lo ritrovi.

 

1 Commento

  1. Il percorso fatto da molti do noi… Grazie!


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