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Quando le tue dita scivolano sui tasti del pianoforte, le note si uniscono in una melodia che crea pace e potenza.
I sentimenti che mi suscita paiono così vivi e reali che cambio dimensione. Ritrovandomi in un luogo di eterna pace, regolata dal caos prima della tempesta che nel mio cuore si scatena al solo sentire te, impresso nella tua musica, nell’aria.
Questo sentimento non può essere descritto da parole umane, come anche il tuo fare musica, in quanto difficilmente riusciamo ad esprimere sentimenti più profondi di quelli che abitualmente proviamo.
Ma possiamo vagamente riuscire ad immaginarli se, empaticamente, ascoltiamo ciò che c’è dietro le parole, il sentimento puro che si cela dietro ogni intento di comunicazione.
Sfido qualsiasi persona a ricreare quella melodia trasmettendo gli stessi sentimenti, non si può.
Si possono suonare le stesse note seguendo lo stesso ritmo, ma ogni volta sarà diverso.
E sarà diverso perché la musica trasmette sempre ciò che l’anima del musicista vuole.
Ecco perché io non posso, e mai nessuno potrà, ricreare con parole e con note ciò che l’anima vuole comunicare.
Io fortunata, che ho assistito a ciò che ha creato la tua anima, posso reimmergermi e lasciarmi cullare dal ricordo di quel posto dove le tue dita sfiorano il mare calmo prima della tempesta.
Questa poesia è bellissima!! Trasmette esattamente quello che sento io con la musica!
Bellissima poesia Chiara! ☺️
Meravigliosa, mi sono sentita cullare dalle tue dolci parole Chiara. Grazie 🙂
Complimenti per il testo molto efficace, le parole sono pennellate d’autore.
Il pathos è al culmine quando si descrive il ‘reimmergersi e lasciarsi cullare dal ricordo’. Un caleidoscopio di emozioni, mai uguali o riproducibili a comando.
Bravissima, Chiara.
“la musica trasmette sempre ciò che l’anima del musicista vuole”. Un testo apparentemente semplice, ma che riesce a raggiungere una grande profondità di emozioni. In una parola: bellissima!