Solito alla mente è il ragionare,
e nel solito del giorno muove il suo passo;
ma par esserci un evento
che ai sensi è dato, momento,
dove l’aria se pur calda,
come fredda, crea nebbia,
in quel respiro,
che dagli occhi prende inizio.
Eppure lì, resta,
lo si trattiene
forse per paura che al prossimo
il cuore non ha forza
di tenervi il passo;
e il cuore vibra, trema,
non si quieta,
come un urlo irraggiungibile,
la mente parla
e la coscienza ode silenzio,
come se fosse la Morte lì, a tenderti la mano,
e tu, come l’ultimo dei tuoi momenti,
comprendi di esser vivo,
sentendo il vibrare ogni parte del tuo Se.
E poi, muori,
si muori e rinasci al contempo,
con una mente stanca che biascica parole
e una coscienza piena di stupore.
Come può un attimo
stravolgere la persona creata in anni,
sciogliere la statua di cera,
modellata con mani per ogni sentiero?
No, non par vero,
il corpo è macchina,
non meraviglioso pensiero.
Ma la goccia cade,
continua,
e lacera il cranio,
per inondare il pensiero.
È vero!
quella dama sul destriero
è Amore,
che ti indica il nuovo sentiero.
Davvero bellissima. Va nel profondo.
Che bella poesia!! Complimenti! È una gran bella descrizione dell’innamoramento!
Mi ha emozionata… grazie ❤️