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Sono in piedi, in mezzo alla strada
davanti a me, non vedo che pianure
sono su una strada formata da mattonelle bianche
alzo lo guardo e vedo un cielo senza nuvole, e senza il sole
Mi guardo in basso e non vedo nessuna ombra
la mia pelle é del colore del cioccolato
sono vestita di bianco
Mi guardo intorno e vedo delle case
sono tutte uguali, bianche e anonime
Non vedo anima viva
comincio a camminare lentamente
e vedo il cielo muoversi
assume una consistenza astratta
senza quasi di essere in un dipinto surrealista
continuo a camminare e all’improvviso
il mio corpo si separa da me
cammina verso una tela e ci entra dentro
dopo di ché, partorisce altri me, in versioni differenti
tuttavia già adulti
maschi e femmine, escono in successione da se stessi
mentre io, rimasto ormai senza corpo
continuo a dirigermi avanti
dove, non mi é dato saperlo
dopo diversi metri, trovo diverse ramificazioni
Non c’é più solo una strada
c’è ne sono almeno dieci, e sono in discesa
dal centro verso destra, vedo altri me
ognuno con una propria identità
abbigliamento e carattere
Mi chiedono di seguirli, di unirmi a loro
guardo a sinistra e vedo una piccola strada in discesa
é situata in penombra
preso dalla curiosità, comincio a dirigermi verso quella strada
più fresca e lontana dagli altri me
Non sò dove mi porterà…o forse si
cosa c’é aldilà della curva? È dall’altra parte dei muri
Non m’importa, perché so per certo
che non potrà mai essere peggio di ciò che ho lasciato indietro
Mi piace molto 🙂
Grazie infinite. 🙂
Una poesia profonda, che pone domande e spinge a ragionare su quanto avviene nella vita. Interessante anche la prospettiva in prima persona e la speranza conclusiva di un futuro migliore. Bravo.
Grazie mille. 🙂