Angelo del sole nascente – Davide (Dan)

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Nota: non so se è una poesia, non ho mai scritto poesie in vita mia. Non so nemmeno perché sono qui ora a scrivere, non vi offendete se non segue una metrica o delle rime, io scrivo ascoltando il mio cuore.

 

È buio, il mio cuore è freddo come la pietra.

Mi chiedo: sarà così per sempre?

Le ombre stritolano le persone, le affogano nelle loro lacrime.

I miei occhi vedono solo cenere e morte.

Sarà così per sempre, mamma?

Le via della città sono lastricate di lamenti e di grida.

Volgo lo sguardo altrove sperando di trovare qualcosa di diverso ma qui è tutto nero e rosso.

Eppure io ci credo che non sarà sempre così.

Guardo il mio cuore. C’è della luce?

Sono stupito, il mio cuore può forse brillare?

Medito.

Respiro luce e vomito sangue, dal mio fiato condensa catrame.

C’era tutto questo, dentro di me?

Medito ancora. Ancora. Ancora di più.

Ora il mio cuore brilla davvero.

Medito, la Prana mi avvolge, riempie ogni mio vuoto…

Ora la luce è forte e sicura.

Ora ci credo.

Il vento soffia diversamente e i miei piedi camminano sul cielo, tra le stelle che sbocciano.

Spingo la luce dentro alle persone.

Mi guardano. Ridono. E seguono il mio esempio.

Sta forse cambiando qualcosa?

Medito.

Il sole brilla più forte. O sono io che sono cambiato?

Prima piangevo, ora io rido.

Chi sono io?

Ero polvere, ora sono una stella e Guido gli altri a seguire il mio esempio.

Ora non fa più freddo.

Ora è tutto più luminoso.

Il mondo mi appare come un mosaico di mille colori.

Guardo l’artista mentre dipinge e rido con lui.

Non rimpiango più il paradiso da cui sono caduto. Io non sono mai caduto.

Io ho scelto.

Mi lascio andare nel mare di pace che é Dio,

abbeverandomi dalle stelle,

Ora il mio cuore è caldo.

Non ho più paura.

Le incertezze si sgretolano.

Il bozzolo si dischiude.

Finalmente respiro.

Ora sono vivo.

Ora so amare,

Voglio restare per sempre nell’arcobaleno degli occhi tuoi,

Dio.

Il mondo cade a pezzi senza di te, lascia che io ti faccia entrare nel mondo, attraverso di me.

Mi basterà il tuo canto celeste e saprò di non essere più solo.