CAPITOLO 15 – NOSTALGIA
<<Ti manca casa?>>
Seen e gli altri stavano camminando lungo la strada soffocante (chiamata così per i numerosi negozi di formaggio maleodoranti) quando Raymond gli fece insolitamente questa domanda dal nulla.
Fino ad allora il giovane ed il vecchio non si erano mai scambiati più di due parole, chissà perché adesso gli aveva fatto addirittura una domanda.
<<Abbastanza>> rispose.
La verità è che Rendia non gli mancava affatto. Certo aveva molte amicizie nel regno umano, inoltre, lì c’era la sua casa e tutti i suoi ricordi d’infanzia, ma dall’altro lato Dilganda era decisamente più affascinante ed interessante. Se fosse stato per lui, ragionò Seen, si sarebbe trasferito molto felicemente nella Città Azzurra e avrebbe lasciato tutto alle spalle, tutto tranne una persona: Erien. Lei era l’unica cosa che gli mancava veramente, e più i giorni passavano più il ricordo di lei lo rendeva nostalgico. Il pensare che ora la principessa lo credeva morto lo faceva stare ancora peggio. Come avrebbe fatto a spiegarle tutto quello che era successo? Da una parte sentiva che la storia sarebbe stata troppo assurda, ma dall’altra le storie assurde erano quelle che Erien preferiva di più. Forse se gli avesse raccontato la sua avventura la sua amata si sarebbe trasferita con lui a Dilganda e avrebbe lasciato tutto alle spalle. “Quanto sarebbe perfetto!”, pensò Seen, ma era davvero giusto portare via la principessa dal suo reame? Ed Erien lo avrebbe davvero seguito se lui avesse voluto lasciare Rendia? Seen sapeva che lei adorava il mondo fantastico della magia e delle streghe, ma allo stesso tempo Erien Millow era una persona intelligente e cosciente delle proprie responsabilità. Se lei se ne fosse andata, a chi sarebbe spettato il trono? Doveva sposarsi per proseguire la dinastia dei Millow ed evitare battaglie per la successione. Ma sarebbe stata davvero felice di maritare qualcuno di cui non era innamorata? Da un altro punto di vista, però, Seen sapeva che vi erano alcune donne che, convivendo con il proprio marito, avevano cominciato ad amarlo, anche se spesso accade il contrario. Forse sarebbe successo così anche con Erien. Inoltre il padre della giovane, Pyrus, non avrebbe lasciato che una persona che non andasse a genio a sua figlia prendesse la sua mano. “Probabilmente solo Simon Engarion sarebbe all’altezza delle aspettative del Re”.
E se fosse tornato da lei per dirle che era ancora vivo, non avrebbe solo complicato le cose? Se lei lo credeva morto forse prima o poi se ne sarebbe fatta una ragione. Se invece fosse ritornato, probabilmente Erien avrebbe trovato più difficile legarsi con qualcun altro. Forse doveva lasciarla in pace, lasciare che proseguisse la sua strada felice e senza di lui. “Forse… ma lei mi manca così tanto!”. Anche solo vederla di nascosto gli sarebbe bastato, per assicurarsi che stesse bene. “Erien” pensò di nuovo mentre la sua nostalgia si faceva più grande e la sua aria più triste.
<<Cosa c’è che non va piccolo?>> chiese Idan con un’aria materna.
<<Niente, è solo che… è solo che mi manca Erien>>
<<Vorresti ritornare da lei a Rendia?>>
<<Vorrei solo assicurarmi che stia bene, non voglio disturbare nessuno, specialmente lei>>
Idan rifletté per qualche secondo e poi sorridendo disse <<Conosco una certa anziana, tutti la chiamano signora Sight. È vecchissima, ha tipo… molti anni, forse duecento, e può vedere tutto, letteralmente tutto. Se tu le chiedi come sta il tuo cane a casa lei può viaggiare con lo sguardo e andare a vedere come sta. Puoi anche chiederle di andare a spiare una ragazza mentre si fa il bagno anche se non credo che lo farebbe. Se vuoi domani possiamo passare da lei>>
<<Mi stai dicendo che può anche vedere come se la sta passando Erien?>> chiese Seen ancora stranamente incredulo.
Idan rispose <<Certo. Sto proprio dicendo che domani andremo a vedere come se la sta passando Erien!>>.
Thomas Belvedere