Stavolta vi presento il Pescecannocchiale.
Come sempre, siamo nell’Oceano Incantato, dove vivono tante magiche creature.
Questa è una breve storia, e parla di un pesce che vive in prossimità del fondo dell’Oceano Incantato.
Un pesce normalissimo, che come tutti i pesci, cerca di procurarsi il proprio cibo.
In tal caso, nuotando vicino al fondo, e scavando nella sabbia per trovare qualche leccornia.
Un giorno, stava tranquillamente nuotando attorno ad un vecchio relitto di una nave affondata secoli prima.
Ad un tratto, vide qualcosa spuntare dalla sabbia.
Normalmente portava con sé gli occhiali, ma quel giorno se li era dimenticati a casa, perciò non riusciva a vedere bene di cosa si trattasse. Sempre scettici!
Più o meno, gli sembrava una coda, forse di un gamberetto o di qualcos’altro di delizioso, da mettere in bocca.
Si avvicinò un po’ di più, fino a che non urtò quella cosa.
Non poteva saperlo, ma quell’oggetto, era un vecchio cannocchiale.
Secoli addietro, veniva usato dal Capitano della nave per avvistare navi pirata, e non solo.
Nonostante tutto, era un cannocchiale molto potente.
Appena urtato l’oggetto, ecco che da normalissimo pesce, si trasformò nel Pescecannocchiale.
Il corpo gli si allungò, e poteva aumentare e diminuire la sua lunghezza, a suo piacimento.
Lì per lì, gli sembrò un po’ strano quel fatto, non capiva esattamente il motivo.
Si accorse ben presto, che aumentando e diminuendo la sua lunghezza, poteva modificare la sua visione.
Non solo non aveva più bisogno degli occhiali, ma poteva vedere a distanze incredibili!
Quando comprese il tutto, ne fu molto felice, in quanto, come poco sopra descritto, per vedere usava gli occhiali.
Questa novità era degna di sperimentazione e iniziò subito a fare mille prove.
Si allungava e si accorciava per capire come funzionasse quella magia.
Un attimo prima era lungo lungo, e vedeva lontanissimo, l’attimo dopo era corto corto, e vedeva da vicino.
La trasformazione era stata un vero miracolo, in quanto un cannocchiale non permette la visione da vicino.
Nel suo caso, tutto gli era possibile!
Continuate a essere scettici…!
Poteva ingrandire qualsiasi cosa volesse, e da qualsiasi distanza! Incredibile! Infatti era molto sorpreso, ma nello stesso tempo assai contento.
Riusciva senza alcuno sforzo, a vedere cose a chilometri di distanza.
Ovviamente, se l’acqua dell’oceano era sufficientemente pulita.
Nelle acque un po’ meno limpide, poteva usare la visione da vicino.
Nelle ore di punta, finalmente poteva evitare di sbattere contro gli altri pesci, come faceva prima.
Adesso, non aveva più problemi di cibo, poteva avvistare la sua preda da distanze notevoli.
Inoltre, poteva essere d’aiuto anche ad altri pesci, avvertendoli in caso di pericolo.
Quando i grandi predatori erano a caccia, lui li avvistava, e faceva cambiare rotta a tanti pesci ignari del pericolo.
In più, poteva vedere i pescatori gettare le reti, le lenze, a distanza di sicurezza.
Per lui, era uno spasso allungarsi ed accorciarsi, per vedere a diverse distanze.
Giocando così, una volta, si accorse che una balena si stava dirigendo verso una baleniera pronta ad arpionarla.
Immediatamente corse (si fa per dire), verso la balena, e riuscì ad avvertirla del pericolo che stava correndo.
La balena, lì per lì, stentava a credere alle sue parole, ma ebbe fiducia in lui e cambiò direzione.
Da un angolo diverso, vide poi, che c’era veramente una nave baleniera pronta a catturarla. Grazie all’aiuto del Pescecannocchiale, evitò una brutta fine.
Felice, volle ringraziare il Pescecannocchiale, ma questi era andato, perché aveva visto un’altra balena in pericolo.
Un giorno stava nuotando tranquillamente, quando fu fermato da due genitori in apprensione.
Avendo saputo delle sue capacità, necessitavano aiuto, in quanto non riuscivano più a trovare il loro figlio.
Stavano facendo degli acquisti, quando improvvisamente non videro più il loro pargolo.
Erano in una zona molto affollata, perciò era molto facile perdersi.
Il Pescecannocchiale, disse loro, che non sapeva proprio in che modo aiutarli.
La disperazione di quei genitori era tale, che fu impietosito, e promise, che avrebbe fatto il possibile per ritrovare il loro figlio.
I due, molto grati per quella decisione, fecero una descrizione accurata del figlio.
Il Pescecannocchiale cominciò a scrutare l’oceano da ogni parte, alla ricerca del pesciolino smarrito.
I genitori, soprattutto la madre, erano in costante ansia, e continuavano a fare domande.
Il Pescecannocchiale era un po’ spazientito, in quanto lo distoglievano dalla sua ricerca.
«A Nord… niente. A Ovest… niente. A Sud… aspetta… a Sud?»
A Sud, a grande distanza, vide chiaramente un pesciolino rispondente alla descrizione fattagli.
Il problema era, che una murena aveva pensato bene di farne il proprio pasto.
Non c’era un minuto da perdere!
Non disse nulla ai due genitori, per evitare di preoccuparli ulteriormente.
Se li scrollò di dosso senza tanti complimenti, e partì gambe in spalla… pinne in spalla?
Vabbè, avete capito… cominciò ad agitare le pinne e la coda per imprimersi velocità e guizzò via.
Il pesciolino, ignaro del pericolo, giocava tranquillamente in prossimità della tana della murena.
Quest’ultima, già pregustava il suo pasto, quando arrivò il Pescecannocchiale.
Prese per mano (ci siamo capiti vero?) il pesciolino, quando la murena scattò.
La murena fu velocissima, ma il Pescecannocchiale aveva già visto il pericolo arrivare.
Prontamente, aveva fatto scudo col suo corpo e il pesciolino era salvo.
Il Pescecannocchiale un po’ meno. La murena, con i denti, aveva colpito di striscio il suo corpo.
Fortunatamente, il Pescecannocchiale aveva solo una piccola ferita.
Comunque, non era piccolo e poteva competere con la murena. Infatti si allungò ulteriormente e poi l’avvolse, come un serpente attorno ad un ramo, impedendole di respirare.
Il Pescecannocchiale non voleva ucciderla, e le chiese di arrendersi.
La murena con un filo di voce, lo pregò di lasciarla andare, e così fu.
Il Pescecannocchiale, riportò il figlio monello ai genitori che erano in ansia, e attendevano notizie.
Questi ultimi, avevano anche pensato di telefonare al Pescecannocchiale, ma non avevano il suo numero.
Il pesciolino abbracciò i suoi genitori, che lo rimproverarono solo per un attimo. Erano troppo felici di averlo lì, sano e salvo, e l’abbracciarono teneramente.
Ringraziarono tanto il Pescecannocchiale, per l’aiuto che aveva dato loro, poi, ognuno andò per la propria strada.
Il Pescecannocchiale, valutò quello che gli era successo, e poi ebbe un lampo di genio!
Poteva aprire un’agenzia d’investigazione. Senza porre tempo in mezzo, lo fece!
Gli affari, giorno dopo giorno cominciarono ad aumentare, ed era sempre molto richiesto.
Divenne famoso e importante.
Visse facendo quello che più gli piaceva, come dovrebbero fare anche gli “umani”…
Dr. Gil