Beheaded: Prologo

PROLOGO

Nessuno si sarebbe mai aspettato di finire la propria vita in quel modo: con la testa mozzata da un boia solo per aver corteggiato la figlia del re. Ma forse sarebbe più giusto spiegarvi tutta la faccenda, prima di intraprendere quest’avventura.

Seen Narrow era un giovane ragazzo del Regno di Rendia. Sua madre lo abbandonò davanti ad un convento quando aveva solo poche settimane, lasciandogli solo una chiave come ricordo, ma non si era mai sentito troppo triste al riguardo. All’età di cinque anni fu mandato ad abitare in un monastero per dedicarsi alla meditazione e alla preghiera. Seen amava il monastero, ma soprattutto la sua biblioteca. Passò la sua infanzia e la sua adolescenza immerso nei libri d’avventura, a sognare il mondo che si celava dietro le mura della città, dietro i fittissimi boschi e l’oceano immenso. Fu così che a 15 anni cominciò a distinguersi per la sua conoscenza letteraria e per la sua fantasia. Cominciò allora a girare per il paese come cantastorie, narrando racconti avvincenti e guadagnando anche una certa fama. Un giorno riuscì addirittura a raccontare una delle sue storie a corte, e fu così che fu notato da Erien Millow, la principessa del regno di Rendia.

Erien aveva un anno in più di Seen ed era la figlia del gran re Pyrus Millow. La giovane ragazza passava la sua vita segregata nel castello con il destino già segnato: diventare la moglie di qualche persona importante e ricca. La cosa non l’aveva mai infastidita un granché, in parte perché al tempo era una cosa piuttosto comune, ma soprattutto perché Erien era in grado di affrontare qualsiasi brutto momento con felicità e spensieratezza. Vedete, da quando era bambina, Erien non faceva altro che “immaginare”. A lei non piaceva molto la realtà che era costretta a vivere e quindi ci aggiungeva un pizzico di fantasia che solo lei riusciva a vedere. Una cena noiosa riusciva così a diventare un evento entusiasmante se immaginavi draghi svolazzanti che rubano il cibo dalle forchette degli ospiti. Erien imparò subito a tenere segreta la sua immaginazione in quanto era ritenuto un atteggiamento troppo bizzarro per una principessa. Sfortunatamente, la madre di Erien morì quando la principessa aveva solo 2 anni, lasciandola figlia unica e quindi la sola via per diventare re. A soli 18 anni era piena di uomini che volevano sposarsi con lei, ma l’unico che dovevano riuscire a convincere era il suo protettivo padre.

Il giorno in cui assistette alla narrazione di Seen, la ragazza rimase ammaliata. Le storie che raccontava erano semplicemente affascinanti, ricche di colpi di scena e di dettagli ed Erien capì che il giovane cantastorie era l’unico in grado di usare l’immaginazione come faceva lei, e quindi di capirla.

Fu così che Erien e Seen cominciarono a vedersi di nascosto e a raccontarsi l’un l’altro descrizioni di animali potenti ed inesistenti, o di isole lontane dove l’impossibile stringeva la mano al possibile. Che i due erano destinati ad innamorarsi era praticamente scritto, ma era altrettanto certo che il loro amore non potesse essere ammesso alla corte.
I due pensavano che avrebbero potuto continuare così a lungo, ma un po’ alla volta tutto cambiò: un breve sguardo di una domestica può diventare un segreto tra lei e sua sorella, poi il segreto può  trasformarsi in un piccolo pettegolezzo, il pettegolezzo cresce e comincia a diffondersi anche in paese e infine qualche orecchio sbagliato giunge a sapere ciò che non avrebbe dovuto. Passarono solo pochi mesi prima che Erien e Seen venissero scoperti, e il cantastorie venisse condannato a morte per offesa verso la corona, atteggiamenti osceni e propaganda di storie “impure” ed “eretiche” alla religione della Sferita.

Fu così che Seen si ritrovò in quella posizione molto scomoda: piegato, con la testa appoggiata su un’asse di legno e le mani ammanettate, aspettando che un’ascia dividesse la sua testa dal resto del corpo. Era su un patibolo di legno al centro della piazza circondato da un pubblico di curiosi. Non era l’unico condannato, notò, assieme a lui c’erano anche Raymond Glown ed Idan Rowling. Il primo era un uomo di mezz’età con dei baffi grigi che si univano ai basettoni e un grande naso appuntito e rosso, era accusato di aver rubato denaro alla corona, mentre la seconda era una ragazza con un aria beffarda dai capelli neri con riflessi blu che formavano un’alta cresta, accusata di stregoneria.
Il sacerdote stava recitando delle preghiere, le persone spettatrici erano in attesa di vedere qualche schizzo di sangue e Seen stava vivendo gli attimi più lenti di tutta la sua vita. La vista gli si stava offuscando e i suoni giungevano alle sue orecchie come confusi brusii. Non si era ancora reso totalmente conto di ciò che stava per capitargli. Solo pochi giorni prima era seduto con Erien tra le braccia e “invece oggi”, pensò, “ e invece oggi non c’è più domani”. Il boia si avvicinò con passi pigri verso il truffatore, alzò lentamente la sua ascia e in un breve gesto mise fine ad una vita. Non appena Seen vide il colore scuro del sangue andò in panico. Che senso aveva morire così? E ad una così giovane età? Girò la testa e rimase sorpreso nel vedere un sorriso stampato sulla faccia della strega. Sentì dei pesanti passi sulle assi del patibolo, e quando guardò alla sua sinistra vide la figura mascherata dell’aguzzino. “La mia vita stava per finire, che buffo!” pensò.  Seen non riusciva a crederci, ma dubito che chiunque sarebbe in grado di avere una mente salda in un momento simile. Il boia alzò di nuovo la sua ascia con la stessa inquietante lentezza, poi le sue braccia si inclinarono veloci fino a toccare il collo di Seen, e a passarci attraverso. Non fu dolore ciò che Seen provò durante il taglio, ma solamente una sensazione di gelo.

Seen aveva sentito dire che, dopo una decapitazione, al condannato rimanessero pochi miseri secondi di coscienza prima di andarsene all’altro mondo, ma immagino possiate facilmente capire perché la sua sorpresa fu così  grande quando dopo un po’ fu di nuovo in grado di aprire gli occhi.

 

Thomas Belvedere

 

 

7 Commenti

  1. Wow complimenti! Mi piace moltissimo, sei veramente bravo, leggerò tutto il resto e continuerò questa storia!

  2. Che bello, se questo è solo il prologo non voglio immaginare il resto, infatti lo vado a leggere!!! Sei estremamente bravo complimenti!!

  3. Thomas sei bravissimo a scrivere! Adoro il modo in cui descrivi la vicenda e i personaggi, la storia è avvincente fin da subito e ogni volta che finisco un capitolo ho subito voglia di leggere il secondo 😀
    Complimenti!!!

  4. Che bello! Mi hai fatta immergere in un mondo nuovo, grazie mille sei davvero bravo! Corro a leggere gli altri capitoli!

  5. E bravo thomas, …la decapitazioneeee brrrr..vedremo in seguito.

  6. bravo thomas!!!

  7. Il 1° capitolo mi ha fatto venire voglia di proseguire 🙂


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