Cronache di Mirko: La spiegazione di Geno (Cap. 19)

CAPITOLO 19 – LA SPIEGAZIONE DI GENO

Fuori il sole splende in un cielo limpido e omogeneo, stemperando il freddo invernale. La scuola è circondata dall’ampio giardino e dagli alberi, posti come guardiani a sorvegliare l’edificio. Quando oltrepasso il cancello riesco a sentire l’energia che riempie questo luogo, ce n’è di più rispetto al resto della città. Forse è stata richiamata qui in modo simile a come si riempiono i chakra durante la meditazione. Chissà…

All’improvviso sorrido. Mi sorprendo a pensare in questi termini, prima non sapevo nulla di energia (se non la classica definizione scolastica di energia meccanica, elastica, potenziale…) ora invece mi rendo conto che sta diventando il perno dei miei ragionamenti. È come accorgersi all’improvviso che esiste un colore nuovo.

Ognuno di noi ha il proprio bagaglio culturale e ogni materia ci fornisce una chiave per conoscere il mondo. Ognuna di esse apre una porta diversa, che mostra qualcosa che prima non si poteva vedere.

Osservando ad esempio la scuola con la chiave della fisica vedo una serie di travi e altri tipi di strutture soggette a carichi, in un sistema di forze e reazioni vincolari complessivamente statico. Con la chiave dell’arte vedo la bellezza di un buon restauro all’antico edificio storico.

Ma è con la chiave della spiritualità che vedo davvero la scuola, che sento l’energia che lo permea e che appena riesco ad intravedere. Sento l’intento di protezione infuso nei muri, la sete di conoscenza degli studenti nelle loro classi, l’amore di tramandare insegnamenti veri che permea ogni angolo…

Sì, questa chiave mi piace di più delle altre.

Non ho ancora abbastanza conoscenze per poterla usare al meglio ma già in questi primi giorni sta aprendo molte più porte di tutte le chiavi che ho collezionato fino ad ora. Chimica, fisica, matematica, letteratura, filosofia, psicologia… le chiavi del sapere sono infinite e tutte quante sono importanti. È come se ognuna di esse aprisse una finestra sul mondo, spalancando la visuale chiusa dell’ignoranza, rivelando informazioni, stimolando il ragionamento…

Finalmente oggi saprò cosa voleva insegnarmi Geno” penso, mentre mi avvio verso il portone. Caterina e Geno sono già dentro, davanti all’ingresso, stanno confabulando qualcosa.

<<Ciao Mirko!>> esclamano in coro.

<<Anzi, ora ti fai chiamare Kairos>> afferma Geno, lasciando che Caterina mi abbracci per prima.

<<Le notizie volano veloci>> rispondo, lanciando un’occhiata a Caterina, <<vero Katelyn?>>

Lei sorride divertita.

<<Allora? Cosa volevi insegnarmi?>> gli chiedo.

Geno spalanca le braccia come per indicare tutto. <<Non qui>> risponde invece, si avvia alla sua destra, in una zona in cui non sono ancora stato. È un’aula studio. Su un lato un ampio camino spande un piacevole tepore nell’ambiente. Anche qui ci sono molti scaffali pieni di libri.

<<Quando la fondatrice aprì il sito internet della scuola, prima ancora che diventasse fisica come lo è ora, fondò anche altri siti. Uno di questi era dedicato ai racconti, l’altro a saggi su esperienze personali e temi su argomenti specifici, per spiegare il significato di essere qualcosa o fare qualcosa. Qui puoi trovare tutto quel materiale in tutti e tre i formati: audio, cartaceo e digitale. Ci sono articoli sulla cucina, su cosa significa essere transessuale, su cos’è l’amicizia, su cosa significa fare il mestiere del carabiniere e poi ancora poesie, illustrazioni, fumetti, racconti…>>

I miei occhi si riempiono di tutto quanto, è come un sogno. Gli scaffali sono pieni di libri e fumetti, infilati con cura…

<<Articoli scritti da tante persone, alcune proprio di questa scuola, studenti che ora sono insegnanti… alle pareti ci sono le opere artistiche che hanno realizzato>>.

Sembra magico e irreale, tutto questo impegno e passione impressi nell’inchiostro, nei colori e nelle parole…

Guardo i quadri appesi alle pareti, le sculture in legno e in terracotta, i libri impilati sui tavoli… è magnifico. Penso al tempo e alla dedizione con cui tante persone diverse hanno reso possibile tutto ciò, alla fondatrice che è stata in grado di aprire una scuola come questa.

Quanti sogni si possono avverare quando ci si impegna davvero?

A volte ci nascondiamo dietro le scuse e anneghiamo nell’apatia, senza alcun obiettivo se non campare alla giornata; ma se ben investito, il nostro tempo quali frutti può produrre?

La risposta è davanti ai miei occhi, tra le migliaia di libri di questa scuola, nelle dispense su ogni tematica spirituale, nei disegni, nella sala del lasciarsi andare, nelle classi, negli insegnanti, negli studenti… questo è un sogno che si è avverato, di chi ha sempre creduto in ciò che fa e ha dedicato tutta la sua esistenza per arrivare dov’è ora.

Geno mi dà una gomitata. <<Sei rimasto senza parole, eh Mirko?>>

<<Mettiti comodo>> mi dice dopo un po’, scegliendo una poltrona. Io mi metto nel divano di fronte con Caterina appollaiata vicino. La sua presenza mi dà conforto.

<<Ho chiesto al professor Palmer se posso introdurti un argomento e lui ha risposto di sì>> spiega lui, <<in particolare, mi riferisco alla protezione energetica>>.

<<Wow!>> esclamo io, sembra molto promettente.

<<La protezione energetica che andremo a costruire ora è un mezzo per difendersi da qualsiasi cosa indesiderata: malattia, sfortuna, pensieri tristi, stanchezza, fastidio, eventi spiacevoli, persone con cattive intenzione… qualunque cosa vorrai>> spiega Geno, <<richiameremo molta energia attorno a noi e le daremo la forma di una bolla di luce e la rafforzeremo. Questo sarà quello che andremo a fare, ti accompagnerò passo dopo passo in questa tecnica>>.

Chiudo gli occhi e rimango concentrato su me stesso, mi rilasso e respiro prana dentro di me. La voce di Geno mi spiega i passaggi, uno alla volta, senza fretta.

La luce entra dentro il mio corpo, illuminandolo, e inizia a riempirlo. L’energia porta con sé un sentimento di pace e di benessere, che colma ogni vuoto e mi fa stare bene. Sì, io desidero essere felice! Lo scelgo per me stesso, perché merito di sorridere!

L’energia permea il mio corpo sempre più in profondità come il latte che inzuppa un biscotto e ne riempie ogni porosità, non importa quanto in fondo siano…

Questa energia vuole proteggermi, perché mi ama e mi tratta come se fossi prezioso per lei.

Prendere prana dentro di sé è come amare l’universo e rendersi conto che lui stesso ama te.

L’energia riempie il mio corpo e lo avvolge come un baco da seta che intesse la sua crisalide. Il bozzolo cresce, ancora e ancora, nutrito dalla prana e dal mio desiderio, profondo e legittimo, di essere felice, di sentirmi al sicuro sempre e in ogni luogo e di essere protetto da qualunque avversità.

Io merito questo sentimento dentro di me, non importa cosa gli altri pensano di me ora, perché l’universo intero mi avvolge col suo amore, che importanza ha tutto il resto? Cosa sono le piccole invidie e gelosie di deboli esseri umani in confronto all’onnipotenza dell’universo?

La bolla si espande attorno a me, brillante come il sole e robusta come una fortezza. Mi fa sentire al sicuro in un luogo inviolabile e sacro.

<<Abbi fiducia e diventerà indistruttibile!>> esclama Geno, con trasporto.

La bolla si espande di due metri, poi tre, quattro… fino a sette/otto metri, un’indissolubile sfera di luce pronta a spazzare via ogni minaccia. Si erge attorno a me come un castello eppure è leggera perché è energia pura, caricata dal sentimento di protezione.

<<Più avrai fiducia in lei e più sarà forte>> mi ricorda Geno, <<oggi hai creato la tua bolla personale, ogni giorno impegnati a renderla più forte, affinché sia sempre più potente. Non trascurarla, dedicale il tempo necessario e diventerete grandi alleati>>.

<<Ti consiglio di fare tante altre bolle, per proteggere casa tua, la tua camera e i luoghi che frequenti di più. Affinché tu sia sempre protetto da qualsiasi minaccia e viva sempre felice, perché te lo meriti, Mirko>> aggiunge Caterina.

<<Questa scuola è protetta, vero?>> chiedo.

Caterina e Geno ridono. <<Oh sì!>> esclama lui, <<e molto bene anche, direi!>>

<<Mi sono accorto che c’era qualcosa di particolare quando sono entrato. Si sente già dal perimetro della scuola e poi davanti al portone, ricordo di aver avuto la sensazione di attraversare una piscina verticale di energia>>.

Geno annuisce. <<Sì, è così, sei stato bravo ad accorgertene. Non tutti sono così coscienti da rendersene conto nonostante la protezione sia davvero molto forte…>>

<<Ci sono molte protezioni attorno alla scuola e questo è uno dei motivi per cui tutti stanno bene qui dentro, ci sentiamo al sicuro. La protezione energetica è davvero forte, una tecnica fondamentale per la nostra evoluzione>>.

<<Quindi allontanerà i problemi, tutti quanti?>> chiedo, curioso.

<<Più la rendi forte e meglio è>> risponde Geno, <<per altre situazioni più specifiche ci saranno delle altre tecniche opportune, comunque sì, la protezione ti proteggerà da molti imprevisti>>.

Mi sento molto soddisfatto, è come avere in mano la chiave per risollevarmi e guardare finalmente verso il cielo. Con questi strumenti diverrò la persona che desidero essere e realizzerò i miei sogni e obiettivi. Sarò padrone della mia vita, perché sarò io a deciderlo, e sarà eccezionale.

Caterina mi si avvicina e mi accarezza i capelli con le sue dita delicate, facendole passare fra le mie ciocche ramate. Il suo contatto, così disinvolto, mi fa arrossire.

 

Davide Dan

 

2 Commenti

  1. Davvero stupendo, soprattutto la parte iniziale mi è piaciuta davvero tanto!
    “È come accorgersi all’improvviso che esiste un colore nuovo.” ❤️❤️❤️

  2. “Questo è un sogno che si è avverato, di chi ha sempre creduto in ciò che fa e ha dedicato tutta la sua esistenza per arrivare dov’è ora.” Davvero bellissimo, grazie Davide!


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