Cronache di Mirko: Abbraccio Scintillante (Cap. 1)

CAPITOLO 1 – ABBRACCIO SCINTILLANTE

È una giornata normale, questa, torno da scuola e stringo a me lo zaino, come se potessi da un momento all’altro scivolare in un dirupo senza fine. Il paesaggio scivola via come pennellate d’acquerello dal finestrino impolverato dell’autobus. Sono aggrappato alla vita, perché desidero vivere, ma nulla in questo momento sembra darmi una ragione per farlo. Lo sconforto è un lupo ammaliante, ti trascina con sé e ti distrugge lentamente, sgretolando la tua autostima un pezzo alla volta. A volte sono una di quelle persone che cammina a testa alta perché abbassando lo sguardo rischia di far sgorgare tutte le lacrime di dolore non ancora versate. Il cuore pizzica appena e lo stomaco si stringe come una fisarmonica, mentre la musica sparata nelle mie orecchie mi riporta alla luce i ricordi più spietati della mia esistenza.

A volte desideravo sparire e non farmi più vedere, a volte mi sentivo solo, indifeso, e non c’era niente che potesse tirarmi su.

Nemmeno mi accorgo di essere già arrivato a casa. Nell’incoscienza, il presente è un mosaico di attimi che non puoi controllare, prima ero sul bus, un attimo fa stavo mangiando e non ricordo nemmeno cosa, e già sto scappando fuori. Ho bisogno di stare da solo dopo otto ore a farmi umiliare dagli insegnanti e dai compagni. Io, diverso nel cuore, diverso nell’anima. Lascio alle mie spalle casa mia e la scuola e il verde del bosco mi accoglie dentro di sé, come un figlio. Il cielo è d’un azzurro pastello che schiarisce all’orizzonte e gli alberi si ergono tutt’attorno a me nella loro maestosità. Sfioro con le dita le loro cortecce rugose e tiepide. Qui non mi sento diverso, un bosco è una grande famiglia in cui tutti sono diversi e io mi sento un elemento del tutto. Chiudo gli occhi e inspiro l’aria pulita dentro di me. Senza pensieri mi sento finalmente libero.

Mi siedo all’ombra di un imponente castagno, non so perché ma è una pianta che mi ha sempre dato l’idea di stabilità, e resto in contemplazione del presente. Osservo il cielo che fa capolino tra le chiome frondose degli alberi, le foglie che il vento porta con sé e il profilo sinuoso delle colline all’orizzonte, i cui ruscelli come nastri argentati si tuffano nel letto del fiume, contornato da ciottoli bianchi e rotondi, levigati dall’acqua come il mio cuore in questa pace profonda. Due pettirossi svolazzano sopra di me, danzando contro le nuvole morbide e si lanciano in una rincorsa fra gli alberi, nascondendosi dietro le foglie. Questo sentimento di pace, sento il desiderio di imprimerlo nelle pagine con l’inchiostro, perché ho paura di perderlo, di non ricordarlo più. Di dimenticare con quante sfumature di verde è stato dipinto il bosco, di non ricordare più come si piega l’erba al soffio del vento. Persino l’erba, sì, così verde e così… brillante? Sgrano gli occhi per l’incredulità. O io sono pazzo e in preda alle visioni oppure il bosco sta brillando davvero, come un diamante sotto ai raggi del sole. I tronchi sono contornati da un alone bianco e lucente, le foglie sono di un verde così fresco che sembra che abbia appena piovuto. Chiudo gli occhi e la magia finisce. Me lo sarò immaginato?

Devo tornare a casa altrimenti faccio tardi, però… non voglio andare via.

Continuo a guardare e dopo un po’ il mondo intorno a me torna a splendere di nuovo. C’è qualcosa, simile all’aria, che riempie il bosco. È una sostanza bianca e brillante, mi fa sentire amato e avvolge ogni cosa come se volesse abbracciare il mondo intero. “Sì, io sono qui, esisto anche io!”. Tutto attorno a me si riempie di bianco come se nuotassi dentro un mare di luce. E non ci sono più solo io, nel biancore accecante nuotano delle sfere brillanti e mi sembra di scorgere anche dell’altro. Io… sono senza parole. Da una piccola tana fa capolino un piccolo scoiattolo, col pelo scuro e arruffato. Anche lui ha un alone bianco attorno a sé, un bianco che sfuma in un tenue celeste. Non posso crederci. E… sto brillando anche io. Le mie mani hanno un contorno azzurro e turchese e tanti, tantissimi, altri colori si accendono attorno a me. Io sono semplicemente senza parole, qualsiasi cosa sta succedendo, è fantastico!

Mi sento nella beatitudine più assoluta e in un attimo ho la consapevolezza di essere vivo, di avere il dono della vita, di poter godere del privilegio dell’esistenza. Questa luce colora la vita e io non desidero sprecare questo dono inseguendo false luci e bruciare come una falena contro un lampione, ingannato.

Porto con me questa consapevolezza anche la sera, quando esco coi miei amici e loro si nascondono dietro ai cassonetti nelle vie più buie, per non farsi vedere mentre fumano le loro sigarette, stelle rosse contro un cielo nero, avvolti dall’alone grigiastro del fumo che li intossica e accorcia le loro vite. Loro credono di divertirsi, di giocare ad un nascondino per adulti, mentre io provo solo pietà per loro.

<<Tu non sai divertirti, Mirko>> mi dice una di loro, con i suoi occhi accesi di divertimento, gli altri ridono, solo io sembro accorgermi di quanto quegli occhi siano arrossati e lucidi. <<Sei una persona triste>> incalza lei ma la sua provocazione mi scivola addosso come acqua sulla doccia, quando sei pieno di luce nient’altro può entrare dentro di te.

Di lei ho molti ricordi, andavamo a scuola insieme una volta e inebriati dall’alcol ci siamo persino baciati mentre la musica da discoteca esplodeva attorno a noi. Forse dovrei ricordare quel momento con piacere, invece lo ricordo come una disfatta. Lei puzzava di liquore e di fumo, io probabilmente non ero messo meglio e me ne vergogno immensamente. Un bacio rubato e senza sentimento, uno scontro famelico di labbra, lo scambio del sapore delle nostre bocche, corrose dal sapore di qualche cocktail amaro. Sguardi di occhi dal mascara sbavato. E poi ci siamo scaricati a vicenda, come carta nello sciacquone. Come se fossimo un succo di frutta da consumare e gettare via.

Non è questo ciò che desidero nella mia vita. Ho conosciuto quella luce e la riporto fra le pagine del mio diario, io desidero essere una persona migliore e desidero vivere la mia vita, non quella di qualcun altro.

Guardo lontano dalla loro scenetta patetica e vedo che la luce riempie anche le vie dalla città, la richiamo dentro di me dall’universo e finalmente mi sento in pace, in un modo che non avrei mai creduto possibile, irraggiungibile da qualsiasi altro piacere terreno. E finalmente io sono felice, dentro di me sono in sintonia con l’universo e anche se gli altri non possono vederlo, la luce avvolge la città e abbraccia chi è come lei. Mi sento leggero, vivo, sveglio e presente. Non cancellerò la mia luce per cercare di farmi accettare da quattro scemi che devono nascondersi dietro ai cassonetti per non farsi vedere mentre fumano e ridono come idioti della stupidità altrui. Arriva il momento in cui si deve fare una scelta. La via della luce non sarà la via più facile ma è quella più giusta, quella che dà le soddisfazioni più grandi, quella che ti fa sentire felice di essere vivo, che ti fa provare la gioia della creazione, l’armonia celeste. Quella che ti dirà chi sei, perché sei qui, se esiste una vita dopo la morte e un significato all’esistenza. Non tutti hanno questo desiderio di sapere, ma io sì, e non sono solo.

Qualche tempo dopo, avrei avuto le risposte a tutte le mie domande. Qualche tempo dopo, non avrei neppure più ricordato cosa significasse sentire un vuoto dentro di sé. Qualche tempo dopo sarei diventato la persona che ho sempre desiderato essere, tra le persone che ho sempre voluto avere attorno a me, con la vita che ho sempre desiderato vivere. Perché ho preso la decisione più importante che potessi fare: ho scelto di seguire quella luce, di assorbirla dentro di me nella pace della meditazione, di utilizzarla per colorare la mia vita. Ogni giorno facciamo delle scelte, da esse dipenderà il nostro futuro.

 

Davide Dan

 

21 Commenti

  1. L’ho appena iniziato è mi piace già moltissimo! Mi ci rivedo un po’ nel protagonista e sono sicura che finirò per affezionarmi a lui 🙂

  2. Che bello Davide!! Mi è piaciuto davvero tantissimo! Mi sono venuti i brividi mentre leggevo, grazie! 🙂

  3. Una sola parola, talento.

  4. Bellissimo Davide! Complimenti! 🙂

  5. Mi piace davvero tanto! Da subito mi sono innamorata del protagonista e ho avuto la pelle d’oca per tutto il capitolo, corro a leggere gli altri 😀 grazie Davide sei davvero bravo!

  6. grazie a tutti quantiiiii 🙂 i vostri commenti mi scaldano il cuore e mi fanno tantissimo piacere! Mi sento molto più ispirato a scrivere ancora 🙂

  7. Storia interessante, vedremo gli sviluppi 🙂

  8. Wow… mi piace tantissimo, ed è scritto davvero bene, scorrevole ma per niente banale. E poi, il protagonista mi sta già simpatico ahah le emozioni sono descritte in modo meraviglioso e la storia è convolgente. Insomma… non vedo l’ora di leggere il seguito!!

  9. Wow è bellissimo Davide, era un po’ che volevo mettermi a leggere i tuoi racconti. Sapevo che mi sarebbe piaciuto, avendo letto i tuoi scritti su SIgnificato.Online, sapendo che ti piace scrivere racconti e che ne hai scritti, ero molto curiosa 🙂 Grazie per aver condiviso questo racconto, come fare a non rispecchiarsi nel protagonista!

  10. Questo racconto lo vedo come un esempio della vita di coloro che hanno iniziato a risvegliarsi, ricordando le loro origini “di luce”. Inoltre è scritto molto bene e (cosa non così facile) trasmette sentimento! Bravo Davide 🙂

  11. È un racconto veritiero di com’è la vita appena prima della conoscenza, c’è il desiderio di ricerca che ci tiene vivi ma poi si ricade di nuovo nell’illusione. Si tratta di combattere per la verità o crollare, lo hai descritto perfettamente. Il protagonista è un celeste che cerca il suo scopo. Avvincente, bravissimo.

  12. Ehi ma è fantastico ciò che hai scritto, ci affezioneremo molto al personaggio, Mirko, che vediamo un po’ tutti nel nostro passato.

  13. Bellissimo racconto, l’ho appena iniziato e già lo adoro! Scrivi davvero bene, non vedo l’ora di leggere gli altri. Complimenti 🙂

  14. Complimenti Dan, sono veramente commosso, è un bellissimo testo pieno di sentimento e innocenza, di messaggi importanti che il mondo ha bisogno di ricordare. Grazie!

  15. Bellissimo racconto! Ci si immedesima davvero tanto nel protagonista. Ti stimola a sviluppare la stessa forza e desiderio di andare avanti di Mirko, soprattutto quando sembra che la vita Low stia facendo di tutto per avvolgerti. Leggerò sicuramente il seguito. Grazie di averlo condiviso.

  16. Complimenti…molto bello il racconto e scritto veramente bene. Oltre a essere molto veritiero è anche di grande aiuto

  17. Questo racconto è poesia! Grazie Davide, è bellissimo questo racconto, sembra rispecchiare anche la mia vita.

  18. È stupendo! 😍

  19. È davvero bellissimo questo scritto, c’è davvero molto sentimento impresso in queste parole! Non vedo l’ora di proseguire con la lettura☺️

  20. Rispecchia il vissuto di molte persone che decidono di seguire la luce, che decidono di seguire quello che sono invece di sprofondare nel Low più assoluto. Scrivi benissimo, bravo! 😊

  21. Complimenti Davide!! Davvero bello, scritto benissimo in un linguaggio fluido e scorrevole che ti scivola dentro e ti imprime sentimenti ed emozioni.. anche io sento di rispecchiarmi nel protagonista, nella sua forza nel non farsi influenzare dal Low, ma andate avanti cercando la Luce e la Verità 😊


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